Marrubiu borgata di Terralba

Marrubiu borgata di Terralba
 
Tra le carte del comune c'è la delibera gelida e inflessibile che denuncia una nuova era: non vi appare più il Sindaco nè il Consiglio comunale. Una sola persona decide e delibera: il Podestà . àˆ il Podestà  Scanu, in data 4 agosto 1928 che delibera di aderire alla fusione del Comune di Marrubiu in quelli di Terralba e San Nicolò D'Arcidano   con preghiera venga conservata nel comune la sezione di stato civile, conservati gli usi civici e tenere separato il patrimonio della frazione di Marrubiu .
 
 
 
VITTORIO EMMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
 
In virtù dei poteri conferiti dal Governo con R. decreto legge 17 marzo 1927, n. 383, convertito nella legge 7 giugno 1928, n. 1382, sulla proposta del Capo del Governo, Primo Ministro
Segretario di Stato per gli affari dell'interno,
Abbiamo decretato e decretiamo:
 
I comuni di Marrubiu, San Nicolò D'Arcidano e Terralba sono riuniti in unico comune con denominazione e capoluogo di Terralba...
Le condizioni di tale riunione, ai sensi ed agli effetti dell'art.118 della legge comunale e provinciale, testo unico 4 febbraio 1915, n. 148, saranno determinate dal prefetto di Cagliari, sentita la giunta provinciale amministrativa.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti Del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare
 
Dato a San Rossore, addì 13 settembre 1928
VITTORIO EMMANUELE
Mussolini
Delibera del Podestà  Scanu
 
 
L'anno millenovecentoventotto (A VI*) addì 4 del mese di Agosto in Marrubiu
Il Podestà  Sig A.Scanu assistito dal Segretario Sig Zucca Raimondo.
Visto la proposta Prefettizia circa la fusione di questo comune con quello di Terralba e S.Nicolò d'Arcidano;
Considerato che le ragioni che indussero il Superiore Ufficio alla proposta fusione trovano tutti gli estremi voluti per la fusione stessa e che sono le manifestazioni del Governo circa gli accentramenti delle popolazioni
DELIBERA
di aderire alla fusione del Comune di Marrubiu con quello di Terralba e San Nicolò d'Arcidano,
con preghiera venga conservata sul Comune
la Sezione di stato civile
conservati gli usi civili
tenere separato il patrocinio della frazione di Marrubiu.
 
Letto approvato e sottoscritto
          IL PODESTA'                                                                          IL SEGRETARIO
              SCANU                                                                                              RZ
* anno sesto dell'era fascista
 
 
Marrubiu non aderì quindi passivamente alla proposta. Infatti nella Delibera n 127 dell' 11 novembre 1927 si nota un timido tentativo di evitare quella fusione.
Si dice:
 
“Questa amministrazione non misconoscendo le giuste ragioni sulla quali si basa il provvedimento, rileva non ritenerla attuabile per ovvie ragioni fondate su solide basi di fatto. Marrubiu conta una popolazione di 1619 abitanti, sempre in aumento giusti i dati del movimento demografico. Ha patrimonio sufficiente per sopperire alle proprie spese; gli abitanti, dediti all'agricoltura e alla pastorizia, passano nei campi intere giornate, ignari di tutte quelle disposizioni che la molteplice e complessa legislazione dispone, ed obbisogna di chiarimenti dall'ufficio comunale, ove fidente si reca come suo legale consulente. In sostanza a questa mite e laboriosa popolazione con la soppressione dell'Ufficio Comunale mancherebbe quell'appoggio morale di cui certamente a malincuore si priverebbe. Con tali simili considerazioni si ha fiducia voglia codesto Ufficio declinare dalla proposta, o quantomeno stabilire per lasciare sul posto una sezione di stato civile e per il disbrigo degli atti di abigeato lasciando indipendenti le spese obbligatorie. Letto, approvato, sottoscritto.
 
Inizio il silenzioso calvario della popolazione che, dopo vent'anni, portò ai fatti dei giorni 10-11-12-13 dicembre 1947 e al decreto legislativo del 6 marzo 1948 n^407, che ricostituiva Marrubiu come comune autonomo.L'autonomia fa conoscere a Marrubiu una ripresa economica, soprattutto con la valorizzazione dei terreni che vengono coltivati a viti, ulivi, graminacee e ortaggi. Notevole sviluppo si è avuto nell'anno 1958 con la costruzione della Cantina Sociale.